UXOMAP, forte della sua esperienza nel campo della geofisica applicata alla ricerca di ordigni bellici, utilizza una gamma molto ampia di strumenti geofisici al fine di fornire la risposta più adeguata alle diverse esigenze dei nostri clienti.
La risonanza magnetica nucleare è un metodo di studio della materia basato sulla misurazione della precessione di spin dei protoni o di altri nuclei con momento magnetico quando sono soggetti al campo magnetico esterno.
I sensori al vapore di cesio misurano la frequenza della risonanza elettronica del vapore alcalino (un singolo elettrone nel guscio di valenza) in presenza di un campo magnetico.
Sono spesso utilizzati per rilievi aerei e subacquei o su basi fisse.
Hanno una sensibilità di circa 0,001 nT (dati del produttore) e richiedono una post-elaborazione dei dati importante al fine di identificare le anomalie che possano rappresentare dispositivi inesplosi.
I sensori Fluxgate funzionano utilizzando un materiale magnetico a ciclo quadrato periodicamente saturato con corrente di eccitazione.
In presenza di un campo esterno la saturazione non è più simmetrica e il principio si basa sulla misura di questa asimmetria.
Sono spesso usati per indagini sul terreno.
Hanno una sensibilità di circa 0,1 nT (dati del produttore) e richiedono un’elaborazione più rapida dei dati.
L’EM61 utilizza la tecnologia TDEM (time domain electromagnetic) per rilevare oggetti metallici interrati; permette di mappare le variazioni di resistività, o la sua inversa, conducibilità in funzione della profondità.
A differenza di un magnetometro, questo strumento è in grado di rilevare metalli non magnetici come l’alluminio o il rame.
Il principio di funzionamento si basa su un emettitore che genera un campo elettromagnetico ciclico nel terreno. Questo campo elettromagnetico primario crea correnti parassite in oggetti conduttivi sepolti.
Le due bobine recettrici, distanziate di 30 cm l’una dall’altra, misurano la risposta del campo magnetico secondario indotto da queste correnti parassite in quattro diverse finestre temporali (dopo l’arresto dell’’emissione del campo primario) e precisamente a 216, 366, 660 e 1266 µsec.
La scelta oculata delle finestre di misurazione rende la risposta dell’EM61-MK2 indipendente dalla conduttività del suolo. Grazie alla sua elevata dinamica, l’EM61-MK2 è meno suscettibile alle interferenze create da oggetti metallici vicini (come recinzioni, edifici, rotaie, etc.).
La risposta grafica di un possibile target è caratterizzata da un picco che aiuta a localizzarlo. Il rapporto di tensione tra le due bobine del recettore consente di stimare la profondità del bersaglio.